Salviamo la foce del Tagliamento a BIBIONE (Venezia)
Bibione, tra tutte le località dell'Adriatico,
è quella che più conserva ambienti di notevole valore naturalistico.
FOTO 360°
conc.II rep. XII - SQ. S.M.A. n° 0037 - del 02/09/1993

La foce del Tagliamento o zona faro, è certamente l'area più importante in quanto
ha al suo interno una moltitudine di ambienti: il litorale, le dune, la pineta,
le depressioni retrodunali, il prato umido, la prateria, il bosco igrofilo,
la duna fluviale, la zona umida del Revelino.
Qui si rinvengono una FLORA e una FAUNA veramente sorprendenti,
legate alla posizione geografica di questo territorio che risente degli influssi
climatici mediterranei, centroeuropei e balcanici.

Durante l'ultima glaciazione, conclusa circa 17.000 anni fa, in queste aree s’insediarono
inoltre molte specie tipiche di climi freddi: alcune di esse riescono a sopravvivere
in ridottissime nicchie ecologiche. La sovrapposizione di climi ha dato quindi luogo
ad una commistione di specie, soprattutto floristiche, unica come: l’Apocino veneziano,
il Salice rosmarinifoglia, diverse specie di orchidee selvatiche, piante  rare
o in pericolo di estinzione. Da segnalare, inoltre, il Pino nero d’Austria ,
esempio vistoso di antiche condizioni climatiche.

Le presenze faunistiche sono anch'esse particolarmente interessanti,
sia perché l’area è abitata da alcune rarità come LA TARTARUGA DI HERMANN,
sia perché Bibione, come tutta la laguna di Caorle, si trova sulla rotta
di una delle principali vie di migrazione seguita dagli uccelli acquatici
nei periodi dei passi primaverili ed autunnali.
IL COMPLESSO AMBIENTALE DI FOCE DEL TAGLIAMENTO
va considerato un fiore all'occhiello per Bibione, una risorsa che per il fatto
solo di esistere qualifica Bibione, un bene che tutti i cittadini  dovrebbero
sentire proprio, un autentico monumento della natura da conservare
perché molto apprezzata dai turisti italiani e stranieri

Invece la Regione Veneto, d’accordo con il Comune, sta per approvareun piano urbanistico
(P.A.L.A.L.V.O. = Piano d’Area delle Lagune e dell’Area Litorale del Veneto Orientale)
che nasce con finalità di tutela ambientale, ma che in realtà prevede:

· di chiudere l’area a nord con una darsena da 750 posti barca e 110.000 m3 di costruzioni annesse;
· di chiudere l’area ad ovest (di fronte la Lama di Revelino) con costruzioni per 293.000 m3
Inoltre il complesso ambientale di foce Tagliamento rischia:
· di vedere sparire a breve le dune più vicine al mare a causa dei gravissimi fenomeni erosivi in atto (dal 1980 ad oggi sono sparite dune, pinete e vegetazione pregiata per una superficie di 50 ha circa)
· di avere un campeggio al suo interno;
È  pertanto evidente come gli insediamenti previsti, con le relative infrastrutture,
andranno a sezionare il complesso ambientale  di foce Tagliamento e con esso,
l’intero ecosistema che lo alimenta e sorregge, provocandone lo
smembramento e l’irreversibile perdita di identità.

Nella piccola isola di Bibione (1200 ha. Circa) esiste già da tempo una enorme
capacità ricettiva (più di 5 milioni di presenze ) con 5 milioni di mc. realizzati in soli 35 anni.
Oggi, quasi per miracolo, sopravvivono ancora nicchie ambientali come la foce
del Tagliamento di valore europeo, che altre spiagge non hanno più.
Bibione di tutto ha bisogno fuorchè di nuove edificazioni.
Non è forse giunto il momento di pensare al futuro riqulificando l’esistente
e utilizzando nei modi e forme appropriati i verdi pubblici e tutelando
e valorizzando tutte le risorse ambientali presenti?
Bibione, oggi, ha ancora le potenzialità per farlo e può, se lo vuole, ancora aspirare
all’ambito riconoscimento  di qualità ambientale, per macrosito turistico, E.M.A.S.
(Eco-Management and Audit Scheme) prima in Europa. Un progetto pilota già avviato
per il cui ottenimento è indispensabile andare nella direzione sopracitata.

IL WWF CHIEDE PER BIBIONE:

· L’esclusione dal PALALVO delle costruzioni previste a ridosso della zona di foce Tagliamento;
· L’istituzione di una riserva naturale che comprenda tutto il complesso ambientale di foce Tagliamento;
·  La revisione del Piano Regolatore Generale vigente con l’individuazione di tutte le aree di interesse naturalistico da sottoporre a tutela;
· La drastica riduzione di nuove edificazioni, escludendo del tutto la fascia dei 500 metri dalla costa;
· L’istituzione del Parco Naturale Regionale della Laguna di Caorle, Valli e Pinete di Bibione;
· L’acquisizione della foce Tagliamento alla proprietà pubblica, anche utilizzando fondi della Comunità Europea;
· La destinazione dell’edificio del faro a museo della storia e della natura bibionese;
· La valorizzazione dal punto di vista del turismo naturalistico della zona di foce tagliamento con la realizzazione di un percorso natura.

CHIEDE INOLTRE A COMUNE REGIONE VENETO E AUTORITA' DI BACINO
DI IMPEGNARSI AL MASSIMO PER METTERE IN ATTO TUTTE LE MISURE
NECESSARIE PER DIFENDERE IL COMPLESSO AMBIENTALE DI FOCE
TAGLIAMENTO DALL'EROSIONE MARINA IN ATTO.



AIUTACI ANCHE TU INVIANDO IL NOSTRO APPELLO
· AL MINISTERO DELL'AMBIENTE  dir.gen@scn.minambiente.it
· ALLA REGIONE VENETO
 presidente@regione.veneto.it presidenza@consiglio.regione.veneto.it  comcons2@consiglio.regione.veneto.it
· AL COMUNE DI SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO smichele@provincia.venezia.it
· AL MINISTERO PER I BENI CULTURALI seggab@beniculturali.it
· ALLA PROVINCIA DI VENEZIA   presidenza@provincia.venezia.it

Il sottoscritto chiede che dal Piano d’Area denominato P.A.L.A.L.V.O.,
che la Regione Veneto sta per approvare, siano escluse tutte le costruzioni previste
a ridosso della zona di foce Tagliamento (403.000 m3 di edifici e una darsena da 750 posti barca)
e che lo stesso piano tuteli integralmente l’area, per il suo elevatissimo valore naturalistico.

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